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martedì 9 luglio 2013

Cena al ristorante: le regole per una buona igiene alimentare.

Dopo la cena al ristorante o in pizzeria il mal di pancia notturno è uno degli incidenti che si ripete più di frequente durante l’estate soprattutto quando fa troppo caldo e si mangia più spesso fuori casa, magari in compagnia di amici.
Accade spesso che il malore coinvolge più persone del gruppo. In questi casi conviene fare una segnalazione presso il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL. Questo in teoria dovrebbe immediatamente verificare le modalità di conservazione del cibo e il rispetto delle regole di igiene nella cucina del locale.
Inutile dire che il più delle volte nessuno fa la comunicazione e per questo motivo i dati sulle tossinfezioni alimentari sono sottostimati, sempre!  
Il più delle volte le cause più frequenti sono l’ingestione di cibi conservati male.
Per chi va in un ristorante per trascorrere una semplice serata tra amici, difficilmente si rende conto delle lacune ma una particolare attenzione a certi particolari permette di evitare qualche spiacevole incidente.

Ad esempio gli antipasti. Gli antipasti di mare, il carpaccio di carne, i cibi a base di maionese o uova con ripieni, sono molto delicati.
La conservazione in banchi refrigerati male, o la permanenza per qualche ora a temperatura ambiente permettono lo sviluppo di una quantità di microrganismi capaci di provocare disturbi intestinali.
Per questo conviene verificare se il termometro indichi una temperatura inferiore ai +4°C. Se gli antipasti non sono in frigorifero è meglio ordinare solo salumi o passare subito ai primi.
Lo stesso discorso vale per i dolci a base di crema che fuori dal frigorifero resistono molto poco.
 
Invece il bancone frigorifero dei bar-tavola calda deve essere suddiviso in modo da differenziare bene i cibi cotti da quelli crudi.
Il comparto destinato a yogurt, piatti di gastronomia pronta, prodotti deperibili farciti con creme o preparati a base di uova va tenuto a +4 °C.
Il secondo comparto (temperatura tra + 4 e +6°C) è destinato ai salumi e ai formaggi utilizzati per imbottire i panini.
Per i cibi cotti da servire freddi (roast beef e arrosti) la norma prevede una temperatura inferiore ai +10 °C (gli esperti consigliano di tenere il termometro più basso).
I piatti a base di verdura e le insalate possono rimanere a + 10 °C, avendo l’accortezza però di proteggere i contenitori con un film di plastica per evitare la migrazione di batteri da un cibo all’altro.
Le lasagne, gli arrosti o altre pietanze vanno tenute in un banco riscaldato, in modo che al centro del cibo venga raggiunta la temperatura di + 65°C.
Infine le torte senza crema e la pasticceria secca possono restare a temperatura ambiente avendo però l’accortezza di utilizzare contenitori trasparenti con l’apertura rivolta verso l’interno per proteggere il cibo da contaminazioni occasionali dovute a starnuti, colpi di tosse ed evitare il contatto con mani poco pulite.

Quindi, avendo delle piccole attenzioni possiamo evitare di trasformare una piacevole serata tra amici in una poco piacevole nottata.


Buone vacanze a tutti.

Sebastiano Del Vecchio

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