L’alimentazione durante le fasi di studio svolge sicuramente un ruolo da non sottovalutare. Il cibo, infatti, può sostenere o danneggiare l’attività intellettuale, emotiva e di volontà connessa a questa attività. Pur restando validi i principi generali di una sana alimentazione, occorre tuttavia valorizzarne alcuni aspetti che possono essere utili ad evitare errori che affaticano lo studente.
Lo studio necessita di aiuti precisi e sottili, primo tra tutti una costante produzione di glucosio (zucchero) di cui il cervello è un grande consumatore. Quando si sente dire “il cervello ha bisogno di zucchero” è vero, ma è differente il modo in cui l’organismo ricava il glucosio dai vari alimenti. Ad esempio il glucosio presente nei cereali integrali, nelle verdure e nella frutta ha un’assimilazione progressiva e costante, essendo ricavato da molecole lunghe di zuccheri che vengono smontate nella digestione. Invece quello presente nello zucchero, nei dolci o, peggio, nelle bevande industriali dolcificate provoca un’assimilazione rapida, con picchi di salita e discesa che danneggiano il livello di attenzione, oltre a creare le basi metaboliche per il diabete. Livelli oscillanti di glicemia (zucchero nel sangue) influenzano di conseguenza la nostra capacità di attenzione.
Durante lo studio, al minimo stimolo di appetito non bisogna correre a mangiare il primo cibo che capita o che ci attrae. Ricordiamo che quanto più un grasso è saturo, tanto più è carico di molecole di idrogeno e tanto più calore è necessario per liquefarlo. I grassi saturi tendono ad essere densi e solidi e richiedono calore dall’organismo, il che significa che tolgono energia ad altri distretti come il cervello. Lo zucchero, unito ai grassi saturi, rende lo studio difficile. Occorre quindi evitare patatine, focacce, panini conditi o imbottiti. Lo stesso discorso vale per le merendine, che contengono notevoli quantità di grassi (intorno al 18%). Per la merenda, se vogliamo essere tradizionali, piuttosto è consigliabile una fetta di pane integrale biologico con miele o marmellata biologica o fatta in casa con frutta biologica.
Tuttavia gli acidi grassi polinsaturi sono veri e propri alleati dell’attività del sistema nervoso. I grassi polinsaturi, a differenza dei saturi e dei monoinsaturi, non sono ricavabili dai carboidrati, e vanno di conseguenza assunti dagli alimenti. Per questo motivo vengono definiti essenziali proprio perché ne abbiamo un continuo fabbisogno giornaliero. Importanti sono i grassi polinsaturi detti Omega-6 contenuti negli oli vegetali, assimilabili in modo equilibrato dall’organismo. Sono presenti nel germe dei cereali integrali biodinamici, nella frutta secca (come noci, mandorle, nocciole), nei semi di lino, sesamo, girasole, zucca. Altri grassi essenziali polinsaturi sono gli Omega-3 contenuti in alcuni tipi di pesce, in particolare quello grasso di acque fredde come salmone, acciughe, sardine, pesce azzurro, aringhe, sgombro dell’Atlantico, merluzzo nero, ecc.
Per mantenerci in salute e per un buon funzionamento del sistema nervoso e immunitario abbiamo necessità di assumere quotidianamente acidi grassi polinsaturi Omega-3 e Omega-6.
Infine una buona abitudine per lo studio è certamente quella di fare una colazione sana ed abbondante. Per la colazione abbiamo il classico muesli biologico, da unire a latte tiepido o a yogurt non freddo. Per il pranzo e la cena preferire pasti leggeri e nutrienti. Si può iniziare con verdure crude condite che attivano la digestione degli alimenti che seguono. Il piatto base sono i cereali integrali biodinamici cotti bene, ricchi di spezie e associati a verdure. Assumerne in quantità ragionevole, per non favorire una eccessiva sonnolenza. Si può associare una volta al dì una piccola porzione di proteine come il pesce, legumi, uovo non fritto, carni non troppo grasse, formaggio come parmigiano o ricotta. Il pasto serale deve essere leggero, soprattutto per favorire il sonno. Nei giovani adulti un pasto leggero consente un breve ripasso dello studio utile per memorizzare. I cereali sono più indicati associati a zuppe di verdura. Un classico è un buon passato di verdura con fiocchi di cereali o con cereali cotti a parte. Il miglio anche in fiocchi, molto ricco di silicio, è particolarmente indicato per lo studio.